Molti sposi scelgono un fotografo che fa reportage perché ritengono di non saper posare o comunque non vogliono passare la giornata a fare quello che gli dice il fotografo. Approvo e sottoscrivo. Ciò nonostante non tutte le coppie che scelgono un fotografo che fa reportage sanno come gestire questa scelta. Mi spiego meglio.

Nonostante la convinzione assoluta di voler un servizio fotografico di reportage, a volte la tensione della giornata gioca brutti scherzi.

Ad esempio alcuni chiedono mille foto di gruppo durante tutto il corso della giornata, altri invece, durante alcuni momenti (tipo il taglio torta) guardano in camera aspettandosi la classica foto in posa. Potrei fare davvero tanti esempi su questo tema e rischierei di annoiarvi.

Diletta e Giacomo hanno scelto una fotografa che fa reportage, in questo caso me (eh-eh) e hanno saputo gestire molto bene la loro scelta. Cosa significa? Semplicemente che hanno vissuto la giornata divertendosi e senza preoccuparsi delle foto. Così facendo si sono davvero goduti la giornata e io ho potuto lavorare bene. Abbiamo comunque fatto qualche foto di gruppo alla fine della cerimonia e durante l'aperitivo ma senza eccedere. Per le foto di coppia abbiamo fatto una passeggiata di un quarto d'ora nel giardino della Villa e tanto è bastato.

Non voglio dire che il reportage sia migliore o superiore ad altre forme di fotografia di matrimonio (anche se lo penso). Dico solo che bisogna essere consapevoli e convinti della propria scelta. Per questo il mio consiglio è di parlare a fondo col fotografo a cui avete intenzione di affidare l'incarico. Personalmente sono molto felice di ricevere molte domande prima della firma del contratto. Vuol dire che state facendo una scelta consapevole.

Ecco la galleria con l'estratto del matrimonio.

Diletta e Giacomo - 21.5.2022

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